Su Inside Marketign il punto di quanto emerso alla Social Media Week di Roma dove a parlare di vino e new media c'era Marilena Barbera: la vignaiola più social che c'è!

Social Wine. Nell’appuntamento milanese si era parlato di come i social sembrano fare ancora paura alla gran parte dei produttori di vino. Una paura dovuta soprattutto alla scarsa conoscenza, lo scarso uso e, ancor prima, la scarsa fiducia che gli addetti ai lavori italiani hanno nei nuovi mezzi di comunicazione. Eppure gli esempi di come i social media possano potenziare il web sono tantissimi. All’estero soprattutto. Ma in casa nostra non mancano esperienze più che positive. Una di quelle più note è certamente quella delle Cantine Barbera guidate da Marilena Barbera per l’appunto. E che lei sarebbe stata la protagonista dell’appuntamento romano ve lo avevamo anticipato. Di quanto i nuovi mezzi di comunicazione siano utili per veicolare i brand aziendali e non solo si è dunque parlato nel “simposio” romano. E il resoconto che su Inside Marketing ne ha fatto Virginia Dara lo dice chiaramente: vino e social possono convivere. E per quei produttori così romantici che i nuovi mezzi li guardano come fossero qualcosa di altro da sé vale la pena provare a ricordare quanto affermato dalla Barbera stessa: “il vino è nato social già 3.500 anni fa, quando durante i simposi si discuteva di guerra e di politica. Quando si prendevano le decisioni sul governo della città”. Ecco allora “i buoni consigli” per intraprendere un nuovo percorso all’insegna del vino e la socialità. 

 

Social Wine - Marketing Inside

 

Vino e social: davvero un connubio difficile?

Il rapporto tra vino e social media è stato al centro di un dibattito con esperti del settore alla #SMWRME. Ecco insight e best practice

 

 

C’è chi considera quello tra il vino e i social un matrimonio difficile: l’errore è, in questo senso, provare a cavalcare l’onda del successo dei nuovi media e delle forme di marketing a essi associati senza conoscerne le grammatiche, le logiche o, peggio, senza conoscere il proprio prodotto e il proprio cliente. «Eppure il vino è nato social già 3500 anni fa, quando durante i simposi si discuteva di guerra, di politica, si prendevano decisioni sul governo della città», ricorda Marilena Barbera, owner delle Cantine Barbera, alla Social Media Week Rome 2016. A farle eco è Valentina Pitardi, adjunct professor di Services Marketing alla LUISS, che sottolinea come «ciascuna cantina, in Italia soprattutto, racconta una storia che è quella dei fondatori o del vigneto da cui nascono le sue bottiglie». L’idea del vino come condivisione, insomma, è ben più antica di strategie social e affini ma, ora, deve imparare a convivere con queste: da qui l’esigenza di un panel dedicato al #socialwine con esperti del settore alla #SMWRME.

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