Accettata la richiesta del Consorzio Prosecco Doc, aumenteranno gli ettari vitati. In tutto 1.200. Una gran parte al Veneto e il resto al Friuli Venezia Giulia. Diversi i criteri di assegnazione: essere piccole imprese, guidate da giovani e dedite al bio di certo aiuterà

Le richieste per l’anno in corso erano state esorbitanti. Più di quello precedente. Un fenomeno che ha interessato tutto il Paese, ma che in Veneto e Friuli aveva fatto davvero boom! La Regione, in vista delle prossime assegnazioni, ha deciso: la superficie vitata a Glera sarà aumentata così come richiesto dal Consorzio Prosecco Doc. Un bene? Su questo siamo certi che i pareri saranno discordanti. La Regione ci vede tutto il bene possibile, ma sono stati tanti quelli a criticare l’esplosione della viticoltur dedita al Prosecco con qualcuno che già da tempo parla di un “rischio prosecchizzazione”.

Certo è che le domande sono tantissime e la Regione a deciso di rispondere così.

 

La Glera si espande: entro il 2019 al Prosecco saranno destinati 24.450 ettari di superficie vitata

 

glera vigna

 

A richiedere che la Regione prendesse in mano una situazione piuttosto complessa era stato, in primis, il presidente del Consorzio Stefano Zanette. La sua richiesta, alla fine, ha trovato un riscontro ppositivo. L’incremento complessivo della superficie vitata e destinata alla produzione di Glera è pari a 1.200 ettari. 978 di questi saranno destinati al Veneto, 22 al Friuli Venezia Giulia.

Una decisione che sembra abba trovato accordo tra le parti e che sposterà dunque il limite delle superfici vitate a Glera a 24.450 ettari entro il 2018.

La Regione ha anche dettato le regole di come tale concessione verrà assegnata. Verranno ammesse, nella misura di 3 ettari per azienda, quelle esistenti da almeno due anni o costituite da giovani imprenditori (sotto i 40 anni) che hanno già impiantato uva Glera o che procedono a sovrainnesti, estirpi o reimpianti nell’area della denominazione.

La prorità per le nuove assegnazioni sarà data a chi segue un‘agricoltura biologica e chi aderisce al Sistema qualità nazionale di produzione integrata o che mantengono accanti ai vigneti anche alberature e siepi in misura non inferiore al 5% della suerficie oggetto di ampliamento.

“Abbiamo accolto la domanda del consorzio – ha affermato l’assessore Pansposandone la politica di aumento controllato. Attenzione è stata fatt anel favorire le micro-imprese e la permanenza dei giovani in agricolutra. I criteri di punteggio nel bando – ha aggiunto – avvanteggeranno chi ha grandi superfici sulle quali espandere i vigneti Glera e cerca di farli certificare come Doc. In questo modo – ha consluso – consentiremo ai giovani viticoltori e alle imprese che stnno ancora crescendo di rafforzarsi sul mercato. Senza però mettere a rischio i delicati equilibri di mercato che regolano l’economia della produzione Doc del vino più conosciuto e venduto al mondo”.