Un nuovo portale e tante opportunità per scoprire l'eccellenza enogastronomica, culturale e artistica della Toscana con un semplice click. La Regione tenta un vero approccio innnovativo al concetto di "fare rete" partendo proprio dalla biodiversità enologico che la caratterizza

E’ l’insieme che fa il totale. Nei secoli è un po’ così che è stato sintetizzato il paradigma aristotetelico per cui “intero è qualcosa di più delle parti” o, proseguendo la lettura della sua Metafisica, “tutte le cose che hanno molte parti, e il cui insieme non è un ammasso”. E in effetti senza andare a scomodare pensieri troppo antichi, si potrebbe tranquillamente affermare che quel famoso ormai modo di dire, “fare rete“, non è altro che un’espressione più moderna per affermare che è proprio l’insieme a fare il totale e che quel totale non è un ammasso, ma un qualcosa che ha un senso. Un senso fatto di connessioni o, se preferite, di multicanalità e interdisciplinarità.

Fare rete, anche nel mondo del vino, è diventato quasi un clichè. Ma al di là della perdita dei significati, resta il bisogno di sotanza. Cioè di far sì che un piccolo inciso non sia soltanto questo, ma un vero e proprio insieme. Fare rete, nel mondo del vino, vuol dire farlo tra aziende dello stesso territorio e, in un’ottica globale, a livello nazionale per affermare un brand unico, quello del vino italiano, capace però di raccontarsi attraverso tutta la biodiversità di cui il nostro Paese, e solo lui, è capace.

 

L’esigenza di mettere insieme la cultura a 360 gradi

Insomma, fare rete vuol dire, anche per le aziende vitivinicole, farlo con tutte le realtà circostanti. Il famoso enoturismo (che resta in attesa di una legge ad hoc), infatti, non può prescindere dalla cultura, dalla storia e da tutto ciò che intorno a lei ha modo di svilupparsi. La regione Toscana, che del vino nella sua totalità ha saputo fare un brand fatto di identità e riconoscibilità dove l’unicità non ha sacrificato alcuna unicità, lo ha capito da tempo. E per l’ennesima volta si porta avanti, rispetto a molti altri territori vitivivinicoli. E’ nato, infatti il nuovo sito della Regione realizzato con la collaborazione di Toscana promozione turistica che mette insieme idee, itinerari e possibilità per conoscerla a 360 gradi, a partire dai suoi vini.

 

Enoturismo: oltre 1.700 modi per scoprire la Toscana e i suoi 127 vitigni autoctoni

 

enoturismo visit tuscany

 

Ben 310 località da consultare. 1.700 attrazioni, specialità enogastronomiche e artigianali, eventi, proposte di viaggio, spunti e approfindimenti tematici. Sullo smartphone la Regione si propone in una veste nuova: quella intuitiva e digitale. Come volete conoscere la Toscana? Come volete arrivare nella cantina che avete voglia di visitare? Quali sono le cantine nei dintorni? E i borghi? E cosa c’è da vedere? I luoghi migliori dove andare a mangiare? In auto, a piedi, in bici o in moto, quale che sia il mezzo con cui volete godere di una delle regioni simbolo dell’Italia nel mondo, per farlo,  ora, vi basterà un click. Sono infatti 9.300 i contenuti dedicati alla grande ricchezza culturale e ambientale di questa regione. Arte, vino e cibo, oggi, si incontrano nel nuovo sito della regione: www.visittuscany.com

E sono proprio vino e cibo i ciceroni di questa nuova esperienza che passa per il web. Sul portale, che offre un’ampia gamma di possibilità a misura di turista e soprattutto enoturista, la toscana si racconta proprio attraverso le sue eccellenze in cantina e a tavola tra ricette di piatti storici e vitigni autoctoni.

 

La grande biodiversità vitivinicola della regione

D’altra parte dei 355 vitigni autoctoni censiti in Italia, 127 sono proprio qui e ognuno di essi ha una storia fatta di storie da raccontare. La civiltà del bere, in un’ottica capace di abbracciare tutto ciò che sul territorio c’è, è dunque su Visittuscany il punto d’approdo per scoprire tutto il bello, e il buono, di questa regione. Dai vini più celebri a quelli meno noti passando per quelli eroici: un viaggio entusiasmante che sul portale si propone in tandem con i piatti perfetti da accompagnare. Piatti che, a loro volta, parlano di storia e cultura a cominciare dal Peposo alla Fornacina, per arrivare ai Cantuccini di Prato, la Trippa alla Fiorentina e magari un calice di Vinsanto.

In un mondo che va sempre più verso il digitale la Regione Toscana fa un passo avanti proponendosi lei, per prima, come meta enoturistica raggiungibile con un semplice click!